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Una potente e antica bevanda, ricca di qualità benefiche e depurative. La conosciamo per il suo gusto avvolgente e saporito, che varia a seconda delle erbe che scegliamo per farla, ma la tisana oltre che un piacere per il palato è una vera e propria pozione magica utile per sentirsi bene con sé stessi! Infatti, avendo un apporto calorico pari a zero, è assolutamente priva di colesterolo ed è una fonte di antiossidanti dalle incredibili proprietà disintossicanti.

Per questo i migliori nutrizionisti a Napoli suggeriscono di non farsi mai mancare una tazza di tisana calda, non solo come drenante, ma anche come ottima alleata per contrastare problemi di gonfiore o alterazione dell’equilibrio intestinale. Dalla calendula allo zenzero, dalla camomilla al tarassaco: ogni pianta ha il suo profumo e le sue proprietà benefiche che aiutano a sentirsi meglio, qualunque sia la nostra esigenza.

Una buona tisana può aiutarci a perdere peso e drenare i liquidi in eccesso, stimolando la diuresi e attivando la circolazione. Bere acqua calda e limone al risveglio è un tonico importante, che aiuta il nostro corpo a ritrovare la regolarità. La sera assaporare questa bevanda calda può accompagnarci verso un dolce sonno. Gli infusi a base di finocchio, anice e tarassaco aiutano la digestione, mentre per un effetto rilassante sono consigliatissime la malva e la camomilla. Inoltre, non sottovalutiamo la la ritualità del gesto: prendiamoci il giusto tempo per sorseggiare la nostra tisana bollente, facciamo in modo che questo piacere diventi un piccolo rituale di benessere della nostra giornata, una buona occasione per prendere del tempo per noi stessi e staccare dal mondo esterno. I benefici saranno immensi, non solo per il nostro corpo, ma anche per il nostro equilibrio interiore.


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Ingredienti

per otto medaglioni:

🔸4 patate medie

🔸sale e pepe

🔸un cucchiaio d’ olio d’ oliva

🔸80 g di Parmigiano grattugiato

🔸190 g di farina

🔸fiordilatte o fettine vegane

 

Per il contorno:

🔸un cespo di radicchio rosso lungo

🔸cipolla rossa di Tropea

🔸mezzo bicchiere di vino rosso

🔸un cucchiaino d’ olio EVO

 

Procedimento di preparazione

Lessare le patate. Una volta cotte, spelarle e schiacciarle. Lasciarle intiepidire. Unire sale e pepe, il Parmigiano e un cucchiaio d’ olio EVO. Stendere il composto su una teglia, con l’ aiuto di un bicchiere formare delle focaccine circolari. a questo punto, comporre i medaglioni unendo due focaccine e ponendo al centro un quadratino di fiordilatte o un quarto di fettina vegana. Schiacciare i bordi con una forchetta per sigillarli bene. Cuocere in forno su una teglia foderata con carta da forno alla temperatura di 180 gradi per circa 20 minuti.

 

Per il contorno:

Tagliare il radicchio a listarelle. In una casseruola con coperchio, stufare la cipolla e il radicchio con un cucchiaino d’ olio. Unire il vino rosso e cuocere fino a che il vino non sarà evaporato.


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Per l’ impasto:
🔸 1 kg di farina
🔸1 panetto di lievito di birra
🔸 tre cucchiai d’ olio EVO
🔸 mezzo bicchiere d’ acqua tiepida
🔸 sale e pepe q. b.
Sulla focaccia:
🔸4 patate circa
🔸 rosmarino

 

Procedimento di preparazione

In una ciotola capiente mescolare alla farina il sale e il pepe, sciogliere il lievito in mezzo bicchiere d’ acqua tiepida e aggiungerlo agli ingredienti nella ciotola, aggiungere l’ olio e altra acqua e impastare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Lasciar riposare in un luogo caldo e asciutto, coperto da un canovaccio per circa un’ ora.
Stendere su una teglia foderata con carta da forno imprimendo le dita nell’ impasto in modo da ottenere i classici solchi della focaccia . Ricoprire con patate tagliate a fette molto sottili, rosmarino a piacere e un cucchiaio d’ olio EVO.


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Ingredienti

🔸fiocchi d’ avena 60 g

🔸un cucchiaio di albume

🔸yogurt greco

🔸 acqua q.b.

🔸 dolcificante

🔸cannella in polvere q.b.

🔸cacao amaro, frutta secca, frutta fresca, gocce di cioccolato fondente per decorare

 

Procedimento di preparazione

Cuocere a fiamma bassa in un pentolino i fiocchi d’ avena, l’ albume e ricoprire con l’ acqua. Rigirare spesso fino a quando il composto non si sarà addensato. Spegnere il fuoco, unire il dolcificante e la cannella.

Trasferire in una ciotola e decorare con frutta fresca, frutta secca, cacao e gocce di cioccolato fondente.

 


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Cibo e sesso hanno la stessa localizzazione cerebrale, gli stessi circuiti neuroendocrini, gli stessi ormoni che
li controllano.
Vengono stimolate le stesse molecole del cervello.
Pur essendo due bisogni fisiologici di base indispensabili alla sopravvivenza, propria e della specie il cibo e il
sesso non rispondono solo alla necessità fisiologica del nutrimento, entrambi sono fonte di gratificazione e
appagamento personale. Il legame tra sesso e cibo è talmente stretto che il sesso, l’intimità e l’amore, al
pari del cibo riempiono e consolano, colmando il nostro atavico bisogno di relazione e unione e facendoci
sentire bene tanto che lo stesso cibo perde di interesse.
Similmente il cibo può assumere una valenza sostitutiva nel momento in cui perdiamo il nostro oggetto
d’amore. Il mangiare diventa così un atto consolatorio che lenisce i sentimenti di rifiuto e di abbandono.
Pertanto se non soddisfiamo l’appetito dei sensi, il desiderio si sposterà sull’appetito di cibo!
Il potere di questo connubio è talmente forte da aver esacerbato l’idea che alcuni alimenti possano
condizionare la risposta sessuale e stimolare desiderio ed eccitazione sessuale.
Sono i cibi dell’amore … gli afrodisiaci.
Ma quali sono i tanto osannati cibi afrodisiaci.
Tra i cibi afrodisiaci vanno annoverati alcune spezie come anice e noce moscata, cacao e cioccolato,
peperoncino, zenzero, asparagi, avocado, ostriche, crostacei e caviale, champagne e alcol, solo per citarne
alcuni.
I cibi afrodisiaci funzionano?
Nonostante questa diffusa convinzione “afrodisiaca” di questi cibi i risultati della maggior parte degli studi
scientifici non supportano l’evidenza dei loro tanto decantati effetti afrodisiaci.
Il vero punto di forza di questi cibi è la percezione nell’immaginario comune, vale a dire se si ritiene che
siano afrodisiaci lo diventeranno, quasi per un effetto placebo!
Chi si convince da solo si convince prima e meglio!
Numerose ricerche scientifiche hanno infatti dimostrato che il potere afrodisiaco di determinate sostanze o
alimenti sarebbe legato soltanto ad un fenomeno di suggestione psichica.
Dal punto di vista farmacologico non esistono dati certi che ne provino l’efficacia.
La storia etnomedica evidenzia come l’uso di rimedi naturali come Citrullin, Ginkgo Biloba, Ginseng, Maca,
Damiana, Griffonia, etc., possa avere effetti migliorativi sulla funzione sessuale andando però solo ad
integrare la terapia sessuale e farmacologica vera e propria orientata più fattivamente alla risoluzione del
sintomo sessuale.
Gli effetti afrodisiaci di questi alimenti sostanzialmente sono da attribuire alla loro “fama” e alle aspettative
sessualmente stimolanti connesse alla loro assunzione più che ai reali effetti.
È la situazione, la persona e lo stato psicoaffettivo in cui ci troviamo il reale stimolante sessuale.
Gli afrodisiaci possono contribuire ad aggiungere solo un pò di pepe e complicità ad una piacevole serata
con la persona, soggetto dei nostri desideri sessuali più reconditi. Importanza va data più che al cosa può essere afrodisiaco, al come renderlo afrodisiaco.
L’atmosfera giusta, alimentata da un gioco di sguardi, ammiccamenti e sfioramenti, mentre magari si
cucinano insieme i cibi dell’amore, nutre l’eccitazione e riduce l’ansia, aumentando, al pari del peperoncino
e del cioccolato, la pressione sanguigna, favorendo così l’attivazione dell’ossido nitrico, fondamentale per
l’erezione, e attivando la produzione di feniletilamina, l’amina del benessere, contenuta in natura nel
cioccolato e nel vino, preparandoci a puntino per il dopo cena.
Oltre ad un’alchimia di sapori odori e luci se proprio vogliamo sedurre…vestiti sexy, trasparenze, corpi semi
nudi, muscoli in evidenza, sono un cocktail neuroendocrino esplosivo di strumenti che noi, animali senza
piume né criniere, possiamo usare per sedurre l’altro in una, lunga o breve che sia, danza del
corteggiamento.
Visto che molti problemi sessuali derivano dall’insicurezza, ben vengano le sostanze naturali che danno, per
la loro “fama”, una spinta in più….

A cura della Dr.ssa Anna Cardieri, psicologa sessuologa


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Che stiate intraprendendo o meno un percorso alimentare seguendo un nutrizionista a Napoli e provincia, sappiate che è bene che le verdure siano uno dei pilastri alla base della vostra dieta. Per essere precisi, i consigli per la dieta degli esperti ci suggeriscono che le porzioni tra frutta e verdura che dovremmo mangiare ogni giorno, in modo da garantire al corpo il necessario apporto di vitamine e sali minerali, sono ben cinque.

La natura ci ha fatto proprio un regalo mettendoci a disposizione una così ricca scelta di vegetali di ogni forma e colore. In ognuno di essi, infatti, sono presenti specifiche proprietà preziose per il nostro organismo. Non trovate che anche solo guardare un bel piatto di verdure miste sia una festa anche per gli occhi? Oltre ad essere belle e colorate, frutta e verdura contengono acqua biologicamente attiva, pronta ad essere gestita nelle reazioni chimiche del nostro corpo, che viene così idratato adeguatamente.

Ciò che spesso però sfugge è l’importanza del concetto di stagionalità, ovvero l’importanza di consumare verdura e frutta di stagione per sentirsi in forma e stare bene con se stessi. Pare proprio che abbiano qualità migliori sia dal punto di vista merceologico che nutrizionale, ovvero un frutto o un ortaggio cresciuto e maturato sulla pianta del proprio terreno avrà una maggiore ricchezza di nutrienti rispetto ad un alimento che è cresciuto al di fuori del proprio ambiente.

Seguire il ritmo della natura significa dare al nostro corpo proprio quello gli ci serve nel momento giusto. Ad esempio nei consigli per la dieta rientrano sempre gli agrumi, che in inverno sono ricchi di vitamina C e possono essere il rimedio naturale più potente contro le influenze stagionali. Così come le pesche e le albicocche, che maturano sugli alberi in estate, sono ricche di zuccheri che riescono a sostenerci nelle giornate più afose.


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Ingredienti:

🔸 125 g di farina di riso

🔸 125 g di farina di cocco

🔸 2 uova

🔸 100 g di zucchero di canna grezzo integrale

🔸 un bicchierino di latte di cocco

🔸 80 g di olio di semi

🔸 un cucchiaino di lievito

🔸 farina di cocco q.b. da spolverizzare

 

 

Procedimento di preparazione

Dividere gli albumi dai tuorli e sbattere questi ultimi insieme allo zucchero fino ad ottenere una crema dalla consistenza liscia. Unire i due tipi di farina e incorporarli al composto di tuorli e zucchero. Sciogliere il lievito in un bicchierino di latte di cocco e unirlo al composto. Unire anche l’ olio. Montare gli albumi a neve ben ferma e incorporarli al tutto mescolando delicatamente con una spatola compiendo movimenti dall’ alto verso il basso.

Foderare uno stampo da plumcake con della carta da forno. Cuocere in forno preriscaldato alla temperatura di 180 gradi per circa 40 minuti.

Lasciar raffreddare il nostro Cocco- plumcake #menochilipiùsorrisi e spolverizzare con farina di cocco.

 

 

 


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Ingredienti:

🔸 250 g di farina di riso

🔸 100 g di zucchero di canna

🔸 un uovo

🔸 80 g di olio di semi

🔸 un pizzico di sale

🔸 marmellata q. b.

 

Procedimento di preparazione

in una ciotola capiente disporre la farina a fontana, posizionare al centro lo zucchero, l’ uovo, l’ olio di semi e il sale. Ottenere un impasto liscio ed omogeneo mescolando delicatamente con una forchetta. Lasciar riposare l’ impasto in frigo ricoperto da pellicola trasparente per circa trenta minuti. Stendere la pasta frolla con un matterello e posizionarla, lasciando da parte una piccola quantità per le decorazioni, in uno stampo circolare foderato con della carta da forno.  Farcire con la marmellata e decorare con striscioline di pasta frolla o altre decorazioni a piacere.

Cuocere in forno preriscaldato alla temperatura di 180 gradi per circa trenta minuti.

 


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Ingredienti:

🔸 1 uovo biologico

🔸  2 cucchiai olio di semi di girasole

🔸  180 g farina di riso

🔸 2 mele

🔸 un pizzico di cannella

🔸  buccia di limone   biologico grattugiata

🔸  una punta di cucchiaino  di sale

🔸 50 g  zucchero di canna solubile integrale

🔸 5 g lievito in polvere

🔸 3/4 mandorle intere

Per la cremina di mandarino:

2/3 mandarini da coltivazione biologica

🔸  Mezzo cucchiaio di maizena.

 

Procedimento di preparazione

Mescolare insieme lo zucchero,l’olio,cannella, grattugiato di limone solo la parte gialla,unire il lievito il sale la farina le mele tagliate a tocchetti

mescolare il tutto

procedere alla forma che si preferisce anche con l’aiuto di formine,

sbriciolare delle mandorle tagliuzzate e mettere con carta da forno in forno statico preriscaldato tra i 180/200 g per circa 20 minuti.

Per la crema :

unire la maizena al succo di mandarino 🍊e far cuocere a fuoco  lento pochi minuti


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Ingredienti per 2 persone:

🔸120 g di riso Basmati

🔸50 g di piselli

🔸50 g di prosciutto cotto

🔸2 uova

🔸10 ml di salsa di soia a ridotto contenuto di sale

🔸20 g di cipolla

🔸30 ml di olio di semi

Procedimento di preparazione

Sciacquare il riso sotto acqua corrente fino a che l’acqua non risulti limpida e pulita. Bollire 10 minuti scolare e raffreddare in una teglia larga. Bollire anche i piselli e mettere da parte. Sbattere le uova con un po’ di sale e 30 ml di acqua. Scaldare in una padella con un filo d’olio di semi, versare le uova e mescolare fino al suo rapprendimento. Lasciar raffreddare, In una pentola soffriggere leggermente la cipolla, aggiungere il prosciutto cotto a dadini e lasciar cuocere per 3/4 minuti a fiamma alta. Versare i piselli e la salsa di soia, lasciar evaporare e aggiungere il riso continuando a cuocere a fuoco alto. Dopo qualche minuto spegnere, unire le uova e mescolare il tutto.

 

 


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