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Ecco gli ingredienti per una ricetta semplicissima!

🔸 80 grammi di grano saraceno
🔸 100 grammi di broccoli
🔸 Cipolla q.b.
🔸 Sedano q.b.
🔸 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva
🔸 Sale e pepe
🔸 30 grammi di Grana Padano o Parmigiano Reggiano

Come si cuoce il grano saraceno:

Per prima cosa, bisogna sciacquare bene il grano saraceno in un colino, poi trasferirlo in una pentola con acqua che sia il doppio rispetto alla quantità del grano saraceno. Dal momento dell’ ebollizione cuoci per circa 20- 30 minuti fino a che l’ acqua non sia assorbita.

Nel frattempo potete cominciare a lessare i broccoli. Quando saranno pronti, uniteli al grano saraceno e unite la cipolla e il sedano. A questo punto, fate amalgamare il tutto in una casseruola a fuoco lento per circa 5 minuti. Trasferire nei piatti e completare con pepe e una spolverata di formaggio grattugiato.


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La parola dieta è spesso utilizzata a sproposito – ed è per questo che tende a incute timore in chi decide di perdere peso o mettersi in forma, magari dopo le vacanze o dopo un periodo di tentazioni costanti.

Se vivete dalle parti di Napoli e siete alla ricerca di un medico nutrizionista di fiducia, che sappia seguirvi lungo tutto il vostro percorso di diete e dimagrimento, eccomi qui: presso il mio centro troverete tutto ciò che state cercando.

Il mio programma di dimagrimento “Meno chili più sorrisi” è basato proprio sulla scelta di un regime alimentare controllato ma allo stesso tempo piacevole, senza troppi stress (sì, perché lo stress produce tossine e le tossine fanno male al corpo, anziché aiutarlo) e senza troppe rinunce. La mia filosofia alimentare favorisce un’alimentazione sana e ricca di tutti quegli elementi di base che sono fondamentali per il mantenimento di una vita sana e attiva: tutto questo, però, senza mai rinunciare al sorriso, senza mai dire di no al gusto.

Mangiare bene e sano, con alimenti profumati, saporiti e colorati, concedendosi qualche sfizio qui e là per gratificare maggiormente il nostro corpo e, quindi, perdere peso senza troppi sforzi e in modo salutare, costante e regolare. Tutto questo è possibile, grazie al mio programma personalizzato “Meno chili più sorrisi”.

Può capitare che un biologo nutrizionista sia un po’ troppo severo nelle sue scelte e che imponga ai suoi pazienti un regime alimentare troppo restrittivo (o che, addirittura, vieti completamente gli extra per velocizzare i tempi di dimagrimento). Nella mia esperienza, però, ho imparato che questo tipo di severità aggiunge stress al nostro corpo e peggiora – se non addirittura annulla – gli effetti desiderati finali. Aggiungere stress alla propria vita non favorisce un miglioramento nel nostro corpo: al contrario, lo riempie di tossine e favorisce un gonfiamento diffuso che è tutt’altro che positivo, sia per noi che per il nostro benessere. Prendersi cura del nostro corpo con un’alimentazione sana, invece, è il regalo più grande che possiamo farci: intraprendere un percorso con me, abbracciando la mia filosofia “Meno chili più sorrisi” vi aiuterà a ritrovare la vostra serenità e la vostra forma perduta – sorriso incluso!


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Ingredienti:

🔸 300 grammi di farina di mandorle
🔸 4 cucchiai di miele
🔸 12 cucchiai di farina di riso
🔸 3 albumi d’uovo
🔸 Acqua quanto basta

Preparazione:

Unisci le farine, impasta con una forchetta aggiungendo gli albumi, il miele e l’acqua lentamente. La pasta frolla va lavorata velocemente e messa a riposo in frigorifero, coperta da pellicola trasparente, per circa 30 minuti. Una volta che avrà raggiunto una forma più solida, utilizzatela per preparare una torta o biscotti, cuocendola in forno per circa 45 minuti alla temperatura di 160 gradi.

 


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Per rimettersi in forma ci sono tanti piccoli tasselli da mettere insieme, non basta solo avere un’alimentazione sana. Certo, mangiare bene è sicuramente alla base di ogni miglioramento, ma è sempre bene accompagnarlo a uno stile di vita sano, regolare, e possibilmente a un’attività fisica più o meno intensa (basterà anche un po’ di yoga, lunghe camminate e un po’ di ginnastica dolce, se avete poco tempo a disposizione o se lo sport non fa proprio al caso vostro). Allenare il corpo è molto importante, perché mantenersi attivi aiuta a stimolare anche il nostro cervello, a ridurre la sensazione di stanchezza diffusa che di solito proviamo quando conduciamo una vita troppo sedentaria, a migliorare la nostra forza e la nostra resistenza.

Quando ci alleniamo, però, consumiamo molte calorie e mettiamo sotto sforzo il nostro corpo: succede, quindi, che reintegrare i macronutrienti diventa fondamentale. Sì, ma cosa è consigliabile mangiare dopo la palestra, per mantenere i benefici ottenuti dall’allenamento e allo stesso tempo sentirsi sazi e soddisfatti? Ecco alcuni piccoli consigli da seguire.

La prima regola fondamentale è quella di non eliminare mai completamente i carboidrati, quando vi allenate, perché quel tipo di energia e quel tipo di zuccheri sono fondamentali per reintegrare ciò che avete perso durante lo sforzo fisico. Preferite, come diciamo spesso, alimenti integrali e legumi e cereali (e se possibile evitate la pasta a cena, più che altro per non sentirvi gonfi e appesantiti prima di andare a dormire).

In medio stat virtus, dicevano gli antichi, quindi anche in questo caso quando vi chiedete cosa mangiare dopo la palestra non eliminate del tutto gli alimenti dalla vostra dieta ma cercate un giusto bilanciamento tra proteine, grassi e carboidrati: un piatto unico e completo è sempre un’ottima soluzione. Le proteine da preferire sono quelle di carni bianche come il pollo o di pesce ricco di omega 3 come il salmone; i grassi sani sono quelli contenuti, per esempio, in determinati formaggi freschi come il primo sale o in frutta e verdura come gli avocado; i carboidrati ideali, invece, da reintegrare dopo un allenamento sono quelli derivati dalle verdure cotte al vapore e da cereali come il riso integrale, la quinoa e l’orzo perlato.

Un ottimo piatto unico da prepararvi per pranzo o cena dopo un allenamento e questa gustosissima Tortilla integrale con quinoa e tacchino al curry . Provatela e fatemi sapere cosa ne pensate!


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Ingredienti:

🔸 1 scatoletta di tonno al naturale
🔸 mezzo peperone rosso grigliato
🔸 1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata finemente
🔸 succo di limone q.b.
🔸 250 grammi di quinoa bollita
🔸 1 cucchiaino di cipolla tagliata a dadini
🔸 1 gambo di sedano tagliato a pezzettini
🔸 5 olive nere
🔸 1 cucchiaino di capperi
🔸 1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva
🔸 sale e pepe q.b.

Preparazione:

Il bello dell’insalata è che richiede pochissimi minuti di preparazione, l’importante è sciacquare bene le eventuali verdure crude e mescolare tutti gli ingredienti con cura ma velocemente.

Buon appetito!


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Quella del colon irritabile è la sindrome del terzo millennio. Ne soffrono in tantissimi, soprattutto donne, e ci sono casi in cui sintomi e dolori condizionano sensibilmente la vita quotidiana del singolo. Pur non essendo una patologia grave, non esiste una cura in grado di debellare completamente il problema: ci sono, però, diversi modi per tenerlo sotto controllo, soprattutto a partire dall’alimentazione.Cosa mangiare, quindi, se si soffre di colon irritabile? In questo articolo vi spiego come fare a gestire la sindrome del colon irritabile per fare in modo che comprometta il meno possibile il vostro benessere generale.

Cos’è esattamente il colon irritabile e chi colpisce?

Si parla di colon irritabile quando si riscontra un cambiamento della sensibilità viscerale che porta una sensazione costante di gonfiore, dolori addominali, crampi e diarrea (a volte in maniera prolungata). La ragione per cui avviene questo cambiamento è poco nota, ma è chiaro che lo stress sia da colpevolizzare prima di ogni altra cosa. Non esistendo una reale ragione per cui avviene tutto questo, è anche difficile stabilire una terapia adatta. Esiste, però, un modo per migliorare lo stile di vita, a partire dalle abitudini quotidiane fino ad arrivare all’alimentazione.

Cosa mangiare se si soffre della sindrome del colon irritabile?

Se credi di soffrire di colon irritabile, devi sapere che ci sono alcuni elementi ritenuti più a rischio di altri. Il consiglio, in linea di massima, è di fare attenzione a tutto ciò che contiene molto lattosio (latte, latticini e formaggi freschi) o un alto quantitativo di zuccheri (fruttosio, marmellata, frutta). Sono da evitare anche frutti come cavoli, rucola, carciofi e cetrioli, legumi e patate, spezie di vario tipo, bevande ricche di teina e caffeina – ma soprattutto sono da abolire, per quanto possibile, tutti i cibi in scatola. Chi soffre di colon irritabile, poi, tende ad avere anche un cattivo rapporto con il glutine, che tende a gonfiare e appesantire lo stomaco. Se cercate un modo per preparare qualcosa che non contenga glutine al suo interno, date uno sguardo a questa ricetta per la pastafrolla .

Oltre questo, è consigliabile cominciare ad adottare uno stile di vita sano, regolare, fatto di attività fisica (va bene anche a bassa intensità se siete anziani o avete poco tempo a disposizione) e alimentazione corretta (e corretta vuol dire anche “lenta”, con i giusti tempi – diciamo quindi no al concetto di “fast food”). In questo caso, quindi, chiedere aiuto a un medico nutrizionista di fiducia potrebbe salvarvi letteralmente la vita. Se siete affetti da colon irritabile e non sapete cosa mangiare, chiedete pure a me, sarò felice di darvi un regime alimentare ideato ad hoc e mirato alla risoluzione parziale o totale di tutti i vostri problemi. Perché se è vero che la sindrome del colon irritabile non è facile da curare per debellarla completamente, è anche vero che un modo per conviverci c’è, basta affidarsi a un professionista che sappia individuare le tue problematiche nel modo più giusto.


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Ingredienti per 2 persone:

🔸 200 grammi di gamberoni
🔸 1 cucchiaio di cipolla a dadini
🔸 2 cucchiai di succo d’arancia
🔸 1 cucchiaio di olio E.V.O.
🔸 prezzemolo
🔸 sale e pepe

Preparazione:

1️⃣ Cuociamo i gamberi a vapore (in alternativa possono essere bolliti) e, appena possibile, procediamo a sgusciarli.
2️⃣ In una ciotola, uniamo ai gamberi il succo d’arancia, la cipolla, l’olio, il prezzemolo, il sale e il pepe. Attenzione a mescolare bene il tutto.
3️⃣ Adagiamo i gamberi in una pirofila e cuocere in forno a 200° per 10 minuti.

Buon appetito!


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La vita frenetica a cui ci sottoponiamo ogni giorno non si sposa sempre bene con un’alimentazione sana e corretta. Spesso, in pausa pranzo, tendiamo a preferire cibi pesanti e preconfezionati semplicemente perché sono i più rapidi da consumare, ma come abbiamo detto spesso la fretta non fa bene alla nostra salute, sotto ogni punto di vista (soprattutto quello alimentare).

Eppure basterebbe così poco! Sì, perché se impariamo a preparare i nostri pranzi la sera prima, organizzandoci passo dopo passo, risparmieremo tempo ma soprattutto denaro (evitando, così, le capatine al fast food giornaliere, così dannose per il nostro organismo). Concedersi uno sfizio ogni tanto va benissimo, anzi è indicato per poter mantenere attivo il nostro metabolismo (e per ravvivare la nostra mente), ma sempre meglio preferire un pranzo leggero e più facile da assimilare e metabolizzare.

Leggero, però, non vuol dire necessariamente triste. Nel mio programma di dimagrimento “Meno chili più sorrisi”, infatti, ho inserito tantissimi consigli su come mangiare sano senza rinunciare mai al gusto, ai colori e al piacere della vista (oltre che del palato). Sì, perché il nostro rapporto con il cibo è anche – e soprattutto – di natura psicologica: va da sé, quindi, che se un piatto non ci piace molto neanche esteticamente siamo più restii a consumarlo. Se, invece, dedichiamo un po’ di tempo anche all’estetica, vi assicuro che la vostra mente vi ringrazierà (così come il vostro corpo, appunto).

Per il vostro pranzo leggero, quindi, preferite i cereali integrali (perché saziano di più e contengono meno zuccheri), magari abbinati a una porzione di carne o di pesce e un po’ di verdura (possibilmente cruda, perché più digeribile e con un ottimo effetto depurante). Se possibile, favorite una cottura al vapore, che tende a trattenere tutti i macronutrienti all’interno dell’alimento (che con una cottura differente – bollita, per esempio – rischierebbero di perdersi) e ovviamente evitate le cotture più pesanti (no ai fritti o ai cibi ripassati in padella). L’olio extravergine va bene, purché utilizzato come condimento a crudo. Da evitare, invece, un eccessivo consumo di sale, che andrebbe sostituito invece con un mix di spezie saporito.

Se vi servono consigli su come preparare un pranzo leggero in poco tempo, vi lascio qui qualche ricetta che troverete sul mio blog: Tortillas integrali con quinoa e tacchino al curry Riso venere con salmone e avocado e se preferite qualcosa di vegano o vegetariano potreste provare questa ricetta di Tofu, quinoa e funghi in padella . Buon appetito!


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Ingredienti per 2 persone:

🔸 2 avocado
🔸 100 grammi di riso Basmati
🔸 succo di un limone
🔸 foglioline di menta
🔸 sale e pepe

Procedimento:

1️⃣ Mettiamo a cuocere il riso. Nel frattempo, tagliamo la parte superiore degli avocado ed estraiamo la polpa aiutandoci con un cucchiaino.
2️⃣ In una ciotola, mescoliamo il riso con la polpa di avocado, il succo di limone, il sale e il pepe.
3️⃣ Riempiamo gli avocado con il composto e lasciamoli cuocere in formo a 180° per 10 minuti.

Una volta sfornati, guarniamoli con le foglioline di menta prima di servirli in tavola.


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Chi dice che la parola dieta significa inevitabilmente togliere? Piuttosto mi piace pensare che la dieta sia una pulizia dell’anima. Da sempre cibo e psiche sono i più grandi alleati, capaci di trasformarsi insieme in una forza disumana animata da un’energia positiva. Ma alle volte non è sempre così.
L’influenza di una sana alimentazione ricade inevitabilmente sulla nostra psiche e viceversa. Chi di noi, dopo una stressante giornata di lavoro, non ha adocchiato un barattolo di Nutella, per poi farne piazza pulita? Chi, invece, a tavola è riuscito ad accontentarsi di un semplice piatto di pasta integrale e una bottiglia d’acqua fresca, riuscendo poi ad indossare i jeans tanto desiderati e sentirsi finalmente in forma?
Ogni giorno nel mio studio incontro persone che stanno attraversando un periodo particolare della propria vita. La prima domanda che mi viene spontanea è: “Come mangi?”. Questo perché penso che il cibo sia un grande parametro di valutazione su cui lavorare, insieme allo stato di benessere psicologico.
Non ho mai pensato che la privazione, come  anche l’eccesso, possa essere una soluzione o la soluzione. Sin da subito, seguendo questa traccia, ho sposato l’idea “free” della Dottoressa Paola: non privare le persone di ciò che davvero amano.
La pizza, un piccolo dolce o semplicemente il ragù della nonna, cibi che se consumati in dosi moderate possono solo rappresentare un motore, una forma di ricarica, per quel paziente che non chiede una privazione, ma di essere supportato. In questo senso, ritengo che privare non possa mai essere un punto a favore.
In pazienti obesi, una dieta estremamente restrittiva può portare, a lungo andare, ad un senso enorme di frustrazione che porta inevitabilmente alla rinuncia. Perché allora non decidere di godersi il piccolo peccato di gola senza senso di colpa, affrontando poi, con costanza e perseveranza, quel percorso per acquistare nuovamente quell’equilibrio perso?
La libertà, intesa come concessione, come scelta di ciò che si vuole mangiare e di ciò che si vuole essere, è un vero e proprio stile di vita!

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